Kit diagnostico Covid 2019 alternativo a quello in commercio realizzato e brevettato da un team rice
- Ufficio Stampa Uniba
- 9 lug 2020
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Un team di ricercatori medici dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, coordinati dal prof. Francesco Inchingolo del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, in collaborazione con la Pham Chau Trinh University of Medicine in Vietnam, ha brevettato un kit diagnostico che,in maniera semplice ed economica, è in grado di individuare i pazienti affetti da SARS-CoV-2 .
La nuova biotecnologia, alternativa alle metodiche attualmente in commercio verrà anche utilizzata per diagnosticare definitivamente gli asintomatici.
La realizzazione di questo kit, al fine di garantire l’assicurazione della quasi eliminazione dei falsi positivi e la maggiore velocità del risultato, è avvenuta con la collaborazione tra l'ateneo barese ed istituti accademici e di ricerca esteri, il cui collettore è stato il programma di Visiting Professor, attuale posizione del Prof. Ciro Gargiulo Isacco, medico immunologo, che comporta, con gli studenti ed il personale strutturato di UNIBA, lo scambio di expertise e Know-how con ricadute sulla didattica, ricerca ed innovazione ed in questo caso brevettuali.
L'attuale scenario "pandemico" con oltre 10.147.906 di contagi in 188 paesi e 501.954 decessi, richiede test diagnostici per poter procedere con il necessario processo decisionale. Un test diagnostico che da certezza di diagnosi nella misura del 99 per cento, come quello della presente invenzione, faciliterà l'organizzazione Mondiale della Sanità e la definizione di tutte le contromisure per affrontare una seconda ondata dell'epidemia prevista per questo autunno, e le sue conseguenze.
I risultati della metodologia sono stati recentemente pubblicati sulla rivista internazionale European Review for Medical and Pharmacological Sciences.
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